
Venerdì 25, sabato 26 e domenica 27 novembre apre i battenti la fiera di auto d’epoca “Milano Autoclassica”. L’evento avrà luogo nel consueto polo fieristico di Milano/Rho.
Luca Moretto, ospite di “RM Autosport” prestigioso salone di auto sportive e di lusso del Principato di Monaco, espone le sue “piccole” Bugatti B35 nelle versioni Color Drops & Murrina Pop.
I due modellini in metallo trasformati in Opere d’arte a tiratura ultra limitata di 1/1, sono realizzati con la “Silicone Art”, uno stile artistico che ormai da un decennio contraddistingue l’operato dell’artista veneto il quale dal 2006 ad oggi ha fatto del silicone il proprio “Leitmotif Artistico”.
“Questo progetto ‘ spiega Moretto in riferimento alle sue Bugatti‘ nasceva a novembre 2014 dalla collaborazione con Saratoga, la più famosa azienda italiana del silicone arrivata al grande pubblico per la pubblicità che dai primi anni 80 ad oggi è presente nelle principali emittenti radiotelevisive italiane. Questo ‘matrimonio’ tra me l’azienda leader in Italia e in Europa nella produzione e distribuzione di silicone fu ed è tutt’ora uno dei motivi di orgoglio per me. La prima Bugatti B35 Color Drops in versione “White Edition” nacque nel 2014 dando il via alla collaborazione tra me e l’azienda Milanese. Nel 2015 fui supportato da Saratoga in qualità di sponsor principale per una importante personale presso la Casa Museo Spazio Tadini nel quartiere Ventura Lambrate di Milano. L’evento durò un mese, inaugurato per il Fuorisalone e concluso alla fine della prima settimana dell’Expo.
Le Bugatti di Moretto sono visibili al padiglione 18, corsie E07 | D08






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Pubblicato da Luca Moretto | Artista
Luca Moretto Nasce a Jesolo (VE) nel 1976, le sue creazioni sono passate dalla Biennale di Venezia, da Milano a Montecarlo, e dalla Russia alla Cina. Le esperienze del suo passato lo hanno ispirato a sperimentare l’uso del silicone su tela fino a riuscire a plasmarlo nelle forme più impensabili, conferendogli dignità e bellezza. Dalle opere di Moretto scaturisce un’energia travolgente che accende il desiderio sensoriale nello spettatore, desiderio che l’artista incita a soddisfare permettendo di accarezzare le sue creazioni. Difficile resistere alla tentazione tattile delle sue tele che sembrano membrane viventi. L’opera più conosciuta e che tuttora suscita un notevole impatto sul pubblico e sulla critica risale al 2010 e non è realizzata in silicone, ma dipinta a mano con una tecnica ad effetto rilievo. È Vespa Venice©, un esemplare del modello Piaggio datato 1967, che l’artista di Jesolo rivisita in chiave Pop con estro e fantasia per poi esporla alla 54° edizione della Biennale di Venezia nel Padiglione Italia curato da Vittorio Sgarbi (Sala Nervi / Torino). Nel 2012, Vespa Venice© diventa ospite permanente del Museo Piaggio, considerata da ICON come una delle 5 versioni uniche più belle del celebre scooter italiano. Da sempre sperimentatore, l’artista realizza la prima Bugatti B35 partendo da una macchinina giocattolo. Così nel 2014 ne nasce una versione “White Edition”, dando origine al tema Color Drops© che ricorrerà nelle tele e sculture future di Moretto.” Anche le murrine di ispirazione veneziana, registrate come format Murrina Pop©, sono un tema frequente che caratterizza sia le opere su tela che i supporti scultorei, come la “Bugatti B35 Murrina Pop© Bronzorame/Blue”. Così Moretto inizia ad intervenire anche su oggetti d’arredo, reinterpretando pezzi di design come icone del contemporaneo, come la Marilyn Murrina Pop© – Blu Sorrento, la gigantesca lampada in cartone di Staygreen Venezia disegnata dallo studio robertopamio+partners. Moretto partecipa al Fuorisalone 2015 con due eventi: al Brera Design District espone gli Eco Arredi di Staygreen Venezia e presso la Casa Museo Spazio Tadini di Ventura-Lambrate realizza la mostra personale “A misura d’uomo”. In dieci anni di carriera, Moretto non solo sperimenta con il silicone, ma forgia loghi, slogan, aforismi … Impossibile non essere travolti dalla gioia di vivere che l’artista celebra nel suo motto:
“L’ottimismo può fondare le sue radici anche nel dolore”.
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